Vaticano

L’Arcivescovo

Monsignore Mario Delpini

Foto: Chiesa di Milano

Mons. Mario Delpini

Mario Enrico Delpini (Gallarate, 29 luglio 1951) è un arcivescovo cattolico italiano, dal 7 luglio 2017.

145º arcivescovo metropolita di Milano.

Venerdì 7 luglio, nella Cappella arcivescovile della Curia di Milano, il cardinale Angelo Scola ha annunciato la nomina, da parte di Papa Francesco, di monsignor Mario Delpini come nuovo Arcivescovo di Milano.

Intervento del Card. Angelo Scola

Benvenuti.
Vi abbiamo convocati per comunicarvi una notizia di grande importanza per la vita della nostra Chiesa e per tutta la società civile ambrosiana. 
Il Santo Padre ha nominato S. E. Mons Mario Delpini, Arcivescovo di Milano. Sarà il 144esimo della serie. 
La sua persona e la sua missione ecclesiale in diocesi, e non solo, sono ben conosciute. 
Nato a Gallarate il 29 luglio 1951, ordinato presbitero dal Cardinal Giovanni Colombo nel 1975, si è laureato in Lettere, licenziato in Teologia fondamentale e diplomato a Roma in Teologia fondamentale e Scienze patristiche. Ha insegnato Lingua latina, greca e Patrologia presso il Seminario di Venegono, dove è stato prima Rettore del Liceo, poi del Quadriennio teologico ed infine Rettore Maggiore. Nel frattempo ha insegnato alla Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale. 
Vicario episcopale per la Zona pastorale VI di Melegnano, è stato nominato da Papa Benedetto XVI Vescovo ausiliare di Milano nel 2007 e da me scelto come Vicario generale nel 2012, incarico a cui si è aggiunta, nel 2014, la responsabilità di Vicario episcopale per la Formazione permanente del clero e dell’Istituto Sacerdotale Maria Immacolata (ISMI), che accompagna i presbiteri del primo quinquennio di Ordinazione. Moderatore della Conferenza Episcopale Lombarda e delegato della stessa per il Pontificio Seminario Lombardo in Roma, in tutti questi anni, come Vicario generale, si è dovuto anche occupare, aiutando l’Arcivescovo, di questioni delicate e di aspetti gestionali e di governo, la cui complessità e il cui peso spesso sfuggono agli osservatori. 
S.E. Delpini è un uomo di preghiera che vive molto asceticamente e in grande povertà. È sempre teso ad un annuncio essenziale del Vangelo. È originale nello scritto e nel parlato. Conosce molto bene i sacerdoti. È instancabile nel visitare parrocchie e realtà aggregative. Capace di dialogo con i diversi soggetti che abitano la nostra società plurale. Affronta le situazioni più diverse, comprese quelle di povertà e di esclusione. Possiede un indiscutibile timbro personale e aperto. 
I nostri rapporti sono stati pressoché quotidiani e segnati da grande franchezza. Abbiamo sempre preso insieme le decisioni dopo accurato confronto.
Questi cenni biografici, che saranno completati dall’Ufficio Comunicazioni sociali, mostrano la preparazione di S. E. sia in campo educativo, sia in campo pastorale, sia in campo scientifico.
Sono convinto che il Santo Padre, con la nomina di S. E. Mario Delpini, ha fatto un grande dono alla Chiesa di Milano e a tutte le donne e gli uomini che abitano le nostre terre. Di questo dono siamo particolarmente grati a Dio e al Santo Padre.
Chiedo ora a tutti i fedeli ambrosiani di accogliere il nuovo Arcivescovo in spirito di fede e di comunione assicurandogli da subito preghiera e obbediente collaborazione. Chiedo alla società civile – con ormai rilevanti presenze ecumeniche ed interreligiose – di accogliere il nuovo Arcivescovo nel solco della tradizione di sant’Ambrogio, figura di riferimento ecclesiale e – con le debite distinzioni – anche civile. 
 
Mi preme porre in rilievo la delicata attenzione del Santo Padre oltre che per la diocesi ambrosiana anche per la mia persona. 
L’esercizio del mio ministero per quanto relativamente breve – è durato sei anni – ha avuto un percorso con una certa sua compiutezza, coronato dalla visita del Santo Padre. Fin dalla mia lettera di rinuncia (Novembre 2016) ho chiesto al Papa, che pur mi ha detto, più di una volta di
“non aver fretta”
, di nominare il mio successore entro giugno del 2017 per evitare rischi di stallo in Diocesi. Dalla ripresa di settembre, il nuovo Arcivescovo potrà aprire l’orizzonte del cammino con cui egli intende guidare la Chiesa ambrosiana per gli anni a venire. Il Santo Padre ha accolto la mia richiesta.
 
Adesso è il tempo di gioire, di essere grati alla Provvidenza e di stringerci con preghiera, affetto e stima intorno al nuovo Arcivescovo.