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Incontro liceali

Lunedì 26 aprile alle 18:30 ci troviamo ancora in presenza con i liceali per un incontro a partire dalla storia di un giovane studente.

Andrea Mandelli, quarto di sette fratelli, nato a Lucca il 3 febbraio 1971, viveva con la famiglia a Brugherio. Studente liceale dell’istituto Sacro Cuore di Milano, ha seguito con entusiasmo e dedizione il movimento ecclesiale di Comunione e Liberazione. Scoprendosi ammalato in un tumore osseo nel 1988, ha vissuto con serenità e abbandono tutto il doloroso cammino della malattia, fino alla morte avvenuta il 29 novembre 1990, vigilia del giorno del suo onomastico. Ha testimoniato alla famiglia ed ai numerosissimi amici la propria fede sicura in Gesù Cristo, affrontando il compimento prematuro della sua vita terrena come realizzazione della sua vocazione.

Ecco una delle ultime lettere di Andrea

La certezza della vittoria è Cristo! “Io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine dei tempi”. Il cambiamento non è diventar “buoni”: è la SUA PRESENZA. Beato, non più infelice, perché puoi DIRE “TU” A CRISTO. Chiedo al Signore di prendermi finchè ho questa certezza. Oggi finalmente posso piangere e ridere quando ho voglia, scherzare e giudicare e prendere in giro gli altri e soprattutto amarli. Anche prima lo facevo, ma ora amo.

Carissimi, a cosa serve la vita se non per essere data? Io adesso sono a completa disposizione. Non devo più decidere. Chiedere al Signore la forza di sopportare ancora un po’ di fatica, questo si, lo chiedo e devo chiederlo tutti gli istanti. Ma a questo punto è tutto nelle Sue mani. Forse per i dolori, che oramai si fanno insistenti, mi sembra che si sia arrivati ad un momento decisivo, se non alla fine.

Anch’io voglio essere pronto in ogni istante. Ci tengo ad essere ordinato e lavato (ieri mi sono persino fatto la barba). Ho messo a posto i miei libri di scuola e da parte quelli non miei da rendere agli amici.

La scuola è appena cominciata (e io ho già cominciato a saltarla) eppure voglio tutti i libri per poter seguire. Adesso leggerò Hard Times. Voglio concludere ogni cosa per poter non far altro che aspettare. Quel che conta accade. L’unica cosa che vale è il momento. E’ in forza di un’unità che si può stare da soli. Sembra che io stia facendo qualcosa di straordinario, di eccezionale o di eroico. Invece non è vero. Perché se Dio ci dona qualcosa che ci risveglia è perché sia chiara la ragione fra noi. Se Dio ci dà questo è perché la nostra vita sia totale. Bisogna dire un “SI” a Cristo che sia totale. La pienezza della vita sta nella verginità e nella morte. Ne sono gli atti supremi.